GPP nella PA

GPP nella PAAlla luce della normativa europea e nazionale in tema di appalti e acquisti verdi, tutte le amministrazioni, gli enti e le società pubbliche sono chiamate a contribuire alla massima diffusione delle migliori prassi, politiche e approcci GPP, nonché alla promozione di nuovi modelli di consumo sostenibile, anche attraverso creazione di reti e attività di formazione e di informazione alle imprese e ai cittadini.

Tali iniziative sono sostenute e stimolate dal MITE, in attuazione del principio di sussidiarietà e secondo il decentramento amministrativo, anche attraverso la sottoscrizione di specifici protocolli di intesa e favorendo la circolazione delle informazioni e lo scambio delle buone pratiche che si stanno realizzando a livello territoriale.

Dalle Regioni

Per programmare al meglio le azioni future relative alla formazione, la comunicazione e il monitoraggio è importante valutare lo stato dell'arte dell’applicazione del GPP in ciascuna Regione del territorio nazionale.

A tal fine , si riporta una prima ricognizione della distribuzione territoriale degli atti normativi e dei piani emanati dalle Regioni, nonché delle iniziative svolte su tali temi, per avere un quadro attuale della conoscenza e diffusione del GPP a livello territoriale.

Con DGR n. 368 del 11/05/2017 la Regione Basilicata ha approvato il Piano di Azione della Regione Basilicata per gli acquisti pubblici ecologici (PARB).

La Regione Basilicata aderisce inoltre al progetto GPPbest (Best practices exchange and strategic tools for GPP – Scambio delle migliori pratiche e strumenti strategici per il GPP) finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma LIFE (Asse Governance Ambientale e Informazione) per contribuire alla promozione di nuovi modelli di consumo sostenibile e alla diffusione delle migliori pratiche, politiche e approcci di Green Public Procurement, al fine di evidenziarne i vantaggi e di favorirne la sua applicazione più ampia.

Per approfondimenti: ricerca.basilicatanet.it

L’Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Calabria (ARPACAL), con Delibera del Commissario Straordinario n° 434 del 22/6/2016, ha approvato la "Politica GPP di  Arpacal" che, per la sua completezza negli aspetti procedurali e metodologici, ha ricevuto una menzione speciale nella sezione B "Miglior politica GPP realizzata" del Premio Compraverde Buy Green 2016. Nello stesso anno, con  Delibera del Commissario Arpacal n° 645 del 8/9/2016 è stato adottato il  "Piano d'Azione Triennale Green Public Procurement (GPP) - 2016/2018"

Per approfondimenti: arpacal.it
 

Con DGR n. 1445 del 3 agosto 2007 "Promozione del Green Public Procurement", la Giunta Regionale della Campania ha introdotto il metodo del Green Public Procurement (GPP) nelle proprie procedure di gara.
 

Con la Legge 29 dicembre 2009, n. 28 “Introduzione di criteri di sostenibilità ambientale negli acquisti della pubblica amministrazione”, la Regione Emilia - Romagna ha approvato l’introduzione di criteri di sostenibilità ambientale in fase di approvvigionamento di beni e servizi da parte delle stazioni appaltanti della pubblica amministrazione.

Per dare attuazione alla Legge sono stati definiti alcuni strumenti di supporto e linee di intervento, all’interno del primo Piano d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi pubblici in Regione Emilia-Romagna per il triennio 2013-2015 (DdA n. 108 del 7 febbraio 2017).

Per approfondimenti: ambiente.regione-romagna.it
 

Nel quadro del Piano d’azione del progetto GPP-Stream, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha organizzato, nel corso del mese di maggio 2022, il primo forum regionale digitale sugli acquisti verdi , suddiviso in tre incontri, incentrato sul CAM verde pubblico e sull'adattamento ai cambiamenti climatici.

Con la DGR 367 del 23 febbraio 2018  la Regione Friuli Venezia Giulia ha approvato il Piano d’azione della Regione Friuli Venezia Giulia per gli acquisti verdi per il triennio 2018-2020.

Con la D.G.R. 310/2017 la Regione Lazio ha approvato il Piano di Azione della Regione Lazio per l'attuazione del Green Public Procurement (PAR GPP) – 2017-2019.

La Regione Lazio aderisce inoltre al progetto GPPbest (Best practices exchange and strategic tools for GPP – Scambio delle migliori pratiche e strumenti strategici per il GPP) finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma LIFE (Asse Governance Ambientale e Informazione) per contribuire alla promozione di nuovi modelli di consumo sostenibile e alla diffusione delle migliori pratiche, politiche e approcci di Green Public Procurement, al fine di evidenziarne i vantaggi e di favorirne la sua applicazione più ampia.

Per approfondimenti: regione.lazio.it
 

Con la legge 31 del 13 agosto 2007 "Organizzazione della Regione per la trasparenza e la qualità degli appalti e delle concessioni", la Regione ha richiesto l'adozione di un Piano triennale per lo sviluppo degli acquisti verdi ai Comuni con più di 2000 abitanti (art.20) e ha introdotto i criteri ambientali nei contratti pubblici (art.21).

Inoltre, sia per orientare le scelte d'acquisto interne all'ente regionale sia per supportare tutte le amministrazioni prima è stata approvata la delibera di giunta regionale n.672/2011 "Promozione del Green Public Procurement - GPP - Acquisti Verdi nelle Pubbliche Amministrazioni. Introduzione di criteri di sostenibilità ambientale nelle procedure di acquisto di beni, servizi e forniture dell'Amministrazione Regionale allargata (legge regionale n.31/07 - decreto ministeriale n.203/03)".

Successivamente la Giunta regionale ha approvato con la delibera n.787/2012 il "modello regionale per il Piano triennale degli Acquisti Verdi" che si rivolge a tutte le amministrazioni pubbliche liguri.

Per approfondimenti: ambienteinliguria.it
 

Già con la L.R. 24/2006, art. 5 comm. 3, la Regione Lombardia  ha dato indicazioni per promuovere “anche mediante azioni congiunte con le autonomie funzionali e altri soggetti interessati , accordi e iniziative con gli enti locali riguardanti […] b) programmi e progetti pilota di acquisti verdi per introdurre criteri ecologici negli appalti pubblici di lavori, forniture e servizi […].”

L’impegno è stato rinnovato con la Deliberazione del Consiglio Regionale n. X/1051 del 3/5/2016 “Mozione concernente le iniziative per gli appalti pubblici verdi e la promozione delle imprese lombarde eco-sostenibili, anche a seguito dell’approvazione del nuovo codice appalti (D.lgs. 50/2016)”. L’atto prevede che la Giunta metta in campo azioni e risorse economiche per favorire sia la piena applicazione delle nuove disposizioni sugli acquisti verdi.

La Regione partecipa al progetto GPP4GROWTH, approvato nell’ambito del programma europeo INTERREG EUROPE 2014 -2020, che permetterà di migliorare gli Acquisti Verdi in Lombardia attraverso lo scambio di esperienze, l’armonizzazione dei processi e l’analisi degli strumenti di valutazione tecnico-scientifica.
 

L’iniziativa di maggiore rilievo presente in Piemonte è il progetto Acquisti Pubblici Ecologici – APE, promosso dalla Provincia di Torino e da Arpa Piemonte. Avviato nel 2003 con un gruppo ristretto di amministrazioni pilota, il progetto APE si è andato ampliando coinvolgendo un numero crescente di amministrazioni e comprendendo sempre nuove categorie di prodotto per cui inserire criteri ambientali negli appalti.

Per info: cittametropolitana.torino.it, arpa.piemonte.it
 

Con la Legge regionale  n° 23 del 2006 "Norme regionali per la promozione degli acquisti pubblici ecologici e per l’introduzione degli aspetti ambientali nelle procedure di acquisto di beni e servizi delle amministrazioni pubbliche", la Regione Puglia ha dettato norme per promuovere l’introduzione di criteri di eco-efficienza e sostenibilità ambientale nelle procedure di acquisto di beni e servizi delle amministrazioni pubbliche.

La Regione si è quindi dotata del Piano di Azione regionale per gli acquisti verdi (PARAV), approvato con DGR n. 1526 del 24 luglio 2014, per minimizzare gli impatti ambientali degli appalti, sostenere la domanda di prodotti che tutelino l’ambiente ed il lavoro dignitoso, diffondere le innovazioni tecnologiche ambientali nel mercato.

Si segnala in particolare la rete GPP Salento net alla quale hanno aderito ad oggi, tramite la sottoscrizione di un protocollo di intesa, 11 Comuni della Provincia di Lecce che hanno adottato il Piano Triennale degli Acquisti Verdi

Info: gppsalento@libero.it

Con DGR n°2/6 del gennaio 2007, La Regione Sardegna si è impegnata ad adottare una politica di acquisti pubblici ecologici quale strumento di orientamento degli acquisti secondo i criteri della sostenibilità ambientale.

Dal percorso avviato per sostenere il cambiamento dei modi di acquisto e consumo di beni e servizi all'interno dell'amministrazione regionale e presso gli enti locali, si è arrivati, nel 2009, all’adozione del primo Piano per gli Acquisti Pubblici Ecologici della Regione Sardegna (PAPERS) e successivamente, nel 2017, al PAPERS2.

In continuità con il PAPERS2, con delibera della Giunta regionale n. 2/60 del 18.1.2024 è stato adottato il PAPERS3 con orizzonte strategico 2024-2026.

Per approfondimenti:

Portale Sardegna acquisti ecologici

La Regione Sicilia, attraverso il Dipartimento Regionale della Programmazione, nell’ambito dell’Asse VII Governance, Capacità istituzionali e assistenza tecnica del PO FESR 2007-2013, ha avviato il servizio di “Accompagnamento all’attuazione della politica di acquisti pubblici ecologici”, al fine di incrementare l’adozione di politiche di GPP.

Ha inoltre avviato la predisposizione del Piano di Azione Regionale per l’attuazione del GPP (PARS GPP).

Per info: Dipartimento regionale programmazione
 

Il GPP è stato introdotto per la prima volta dalla Regione Toscana nel Piano regionale di azione ambientale approvato con delibera del Consiglio Regionale n. 29 del 2 marzo 2004, che ha previsto una specifica azione di promozione della ecoefficienza nei consumi, destinando risorse per l’organizzazione di un premio annuale rivolto agli enti pubblici toscani che meglio interpretavano le politiche di GPP nel proprio sistema di approvvigionamento.

La Regione Toscana ha poi introdotto la dimensione ambientale negli appalti pubblici con la L.R. n. 37 del 19 luglio 2012 “Acquisti verdi e procedure per gli acquisti sostenibili nella pubblica amministrazione. Modifiche alla legge regionale 13 luglio 2007, n. 38 (Norme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolarità del lavoro)”.

Nel frattempo il Gruppo di lavoro G.P.P. della Rete Regionale delle Agende 21 locali toscane ha realizzato una breve pubblicazione informativa “L’ABC degli acquisti verdi pubblici”, un “Disciplinare per l'acquisto di beni e servizi con caratteristiche etiche di sostenibilità ambientale e sociale” e una serie di incontri di formazione con il supporto di ARPAT.
 

Già con la legge provinciale n. 5 del 1998 aveva imposto che almeno metà della carta acquistata dalla Provincia, dagli Enti Pubblici e dalle società a prevalente capitale pubblico fosse carta riciclata e che almeno il 30% dei prodotti acquistati dai medesimi soggetti fosse in materiale riciclato (legge provinciale n. 10 del 2004).

Con una prima Delibera di Giunta del 2010 (DGP 885/2010) e con una successiva del 2012 (DGP 41/2012, che ha sostituito la precedente, la Provincia autonoma di Trento ha quindi disposto per le proprie strutture l'acquisto verde in numerose categorie merceologiche recependo in toto i CAM fissati dal Ministero dell’ambiente mantenendo propri criteri ambientali solo in categorie per le quali non fossero stati approvati criteri ambientali a livello nazionale.

Per info: APPA Trento

 

La Regione Umbria ha introdotto con la Legge regionale 9 dicembre 2008, n. 18 la “Promozione degli acquisti pubblici ecologici e introduzione di aspetti ambientali nelle procedure di acquisto di beni e servizi delle amministrazioni pubbliche”.
 

Nell’ambito del proprio “Programma triennale di azioni volte alla riduzione e prevenzione dei rifiuti”, approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 1695 in data 15 luglio 2011, l'Assessorato regionale Territorio e Ambiente della Regione Autonoma Valle d’Aosta ha avviato nel 2011 alcune azioni di sensibilizzazione di enti, collettività locali, società, strutture pubbliche del territorio alla pratica del Green Public Procurement (Acquisti Verdi Pubblici).

Nell’ottica della diffusione capillare di pratiche GPP è stato organizzato il 25 ottobre 2011un workshop finalizzato a presentare e scambiare buone pratiche sul tema degli acquisti pubblici verdi,  è stato successivamente costituito dall’Assessorato Territorio e Ambiente un apposito Tavolo Tecnico con vari enti, nonché vari momenti informativi e di discussione sul tema del GPP con le pubbliche amministrazioni del territorio valdostano, attraverso incontri a livello locale, di formazione e sensibilizzazione per le imprese, nonché uno sportello di assistenza tecnica a disposizione delle pubbliche amministrazioni.
 

Già a partire dal 2015, la Regione Veneto ha dato un impianto organico alla materia del GPP con la Delibera di Giunta Regionale (DGR) n. 1866 del 23 dicembre di approvazione del Piano d'Azione per l'attuazione del Green Public Procurement (in sigla, PAR GPP) per il Triennio 2016-2018.

Con DGR n. 1606 del 05/11/2019 è stato approvato il PARGPP per il Quinquennio 2019-2023 che consolida la politica sugli acquisti intrapresa, al fine di promuovere l'inserimento dei criteri ambientali e sociali nelle procedure di acquisto di beni e servizi pubblici e di contribuire alla diffusione della politica del GPP alla luce della normativa vigente, dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dei principi dell’Economia Circolare nell'ambito del territorio regionale.

Con DGR n. 196 del 26/02/2019 è stato approvato un protocollo d’Intesa sul GPP tra la Regione del Veneto, l’Università degli Studi di Padova, L’Università Ca’ Foscari di Venezia, L’Università degli Studi di Verona, l’Università IUAV di Venezia, Unioncamere Veneto e ARPAV al fine di valorizzare e promuovere sul territorio regionale gli acquisti pubblici nella logica GPP, creare sinergie positive tra istituzioni che operano sull’intero territorio regionale, e che condividono tra di loro le esperienze e i risultati raggiunti come stazioni appaltanti e attivare dei tavoli di lavoro tematici per redigere documenti di indirizzo per tutto il territorio regionale e nazionale.

La Regione Veneto ha da tempo una normativa diffusa che disciplina l'acquisto di carta riciclata in prefissati valori percentuali oltre che di altri manufatti in materiale riciclato (es. art. 51 della LR Veneto n. 3 del 21.1.2000).

La Regione ha inoltre attivato una pagina web dedicata, uno sportello HelpDesk, un programma di formazione, degli strumenti operativi per la redazione di bandi “verdi”, oltre che curato l’organizzazione di eventi sul tema del GPP e del Premio Compraverde Buygreen Veneto.

Nel n. 108 novembre 2021 di "GPP in practice" della Commissione Europea è stato pubblicato il caso studio della Regione del Veneto: "Networking for a common goal: a winning strategy to spread the GPP principles and effectively contribute to Sustainable Development".

Info: regione.veneto.it/web/gpp/protocollo-regione-del-veneto

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Dalle Città metropolitane

Le Città Metropolitane hanno costituito una rete, tramite specifico Protocollo di intesa, per l’attuazione del GPP all’interno dei propri enti oltre che per una efficace promozione degli acquisti pubblici ecologici sui territori di competenza, anche attraverso la realizzazione di attività congiunte, divenendo così valido interlocutore del livello governativo.

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Dal Coordinamento Agende 21 locali italiane

E’ stato siglato a Padova il 16 maggio 2018 un protocollo d’intesa tra Coordinamento Agende 21 Locali Italiane e Fondazione Ecosistemi e Adescoop con l’obiettivo di diffondere il GPP presso gli enti locali e di mettere in campo azioni sinergiche di promozione della cultura degli acquisti verdi nella Pubblica Amministrazione e azioni concrete per favorire una maggiore sostenibilità nelle forniture di beni e servizi

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